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Google ADS: tutorial AI MAX

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale e di chat gpt il mondo della ricerca sta cambiando alla velocità della luce.
Gli utenti stanno cambiando,
non cercano più nello stesso modo.
Questo vuol dire che Google come lo abbiamo conosciuto fino ad ora, presto non ci sarà più.
Sono piuttosto entusiasta nel presentarvi la nuova campagna di casa Google perché è il primo passo verso la nuova era delle ads ai tempi dell’AI, più precisamente ai tempo dei LLM.

In questo video vediamo cosa sono le AI MAX, a cosa servono e come applicarle subito al tuo business.

Fino a qualche anno fa se dovevi cercare qualcosa su Google la tua modalità sarebbe stata molto robotica, una cosa tipo:
– ristorante giapponese Roma
– Tiragraffi per gatto

poi è arrivata la ricerca vocale, Alexa, Siri, Android ed Apple Auto, le Smart TV ed infine chat gpt.

Probabilmente oggi potresti cercare una cosa del tipo:
– ho voglia di sushi e mi trovo a Roma in Via Candia, dove mi consigli di mangiare considerando che non ho l’auto e voglio cenare tardi
oppure

– ho un gatto con le unghie molto lunghe che vive in casa e quando utilizza un tiragraffi, queste rimangono impigliate. Consigliami un modello che mi risolva questo problema

Ecco che da Marketer e da Adertiser quello che si presenta è un cambiamento epocale.
Stiamo passando da un mondo basato sulle parole chiave ad un mondo basato sulle conversazioni personalizzate.

Infatti dai dati che ci presenta Google, il 15% della parole chiave ricercate ogni giorno è
nuova e le query inserite dagli utenti composte da più di 5 parole sono in crescita.

Questo vuol dire solo una cosa: keywordless targeting
Le parole chiave come le usiamo oggi spariranno.

Solitamente l’uomo è restio al cambiamento, ma questa volta non è così, gli utenti stanno cambiando più velocemente della tecnologia e perfino Google sta rincorrendo l’evoluzione data dall’AI.

L’ultima novità presentata va proprio in questa direzione.
Le campagne AI MAX saranno delle campagne di ricerca interamente basate sull’intelligenza artificiale.

Io ne sono abbastanza entusiasta perché a differenza delle PMAX e delle Advantage Plus di Meta, qui l’intento è molto più personalizzato e conversazionale.

Ma andiamo per ordine.

Cosa sono le AI MAX:

Al momento è un’opzione in beta all’interno delle campagne classiche search.
Non si tratta di una nuova campagna, ma una fleg da spuntare nelle attuali campagne Google.

Quando arrivano:
Sono state annunciate a maggio 2025 e molti account hanno già questa opzione, noi abbiamo già iniziato a testarle su alcuni clienti a luglio 2025, il rollout completo dovrebbe essere introno a settembre 2025.

Cosa cambia:
le novità si riassumono in 3 punti fondamentali:
– parole chiave, le parole chiave andranno oltre le classiche parole “generiche”, ma faranno attivare l’annuncio solo se la ricerca è pertinente.
Più dati dai a Google, maggiore sarà il suo grado di precisione

– ottimizzazione url, puoi fornire una specifica pagina di atterraggio per la campagna, ma Google potrà girare per tutto il sito e scegliere la pagina più pertinente per la ricerca

– testi degli annunci, qui a mio avviso la modifica più importante. Google genererà per te dei testi specifici pensati per la ricerca degli utenti.
Non si tratta dei classici titoli generati automaticamente. Google mostrerà un testo specifico per la query scritta dall’utente.

Come vediamo nello screen, l’annuncio è stato adattato alla richiesta specifica che ha fatto l’utente, così come la pagina di destinazione.

Se tutto questo funzionerà bene ci si può aspettare una pertinenza altissima e quindi un tasso di click molto alta.

Ad occhi esperti la AI MAX è molto simile ad una campagna Dinamica, ma qui l’ouput è molto più personalizzato per l’utente e abbiamo alcune impostazioni in più per tenere a bada le automazioni con interventi manuali.

Ricordiamoci infatti che l’AI ha il compito di velocizzare i lavori e lavorare su grandi quantità di dati massivamente, ma ci deve essere sempre un filtro umano a monitorare la situazioni.

Rispetto alle prime PMAX che sono delle scatole chiuse, prendere o lasciare, già nella versione beta di questa campagne abbiamo la possibilità di intervenire manualmente in alcuni punti.

– Parole Chiave: possiamo inserire delle parole chiave suggerite e delle parole chiave escluse.
Queste saranno la base di partenza per il ragionamento dell’AI
– Landing Page: possiamo inserire la landing page suggerita e le pagine che vogliamo che non siano mai usate per la campagna
– Annunci e Asset: possiamo vedere gli annunci generati ed escluderli

Essendo tutto generato automaticamente, Google farà affidamento al vostro sito web.
Dovete assicurarvi che questo sia pertinente e in linea con le policy di Google.

Analisi dei dati:
Come vi dicevo la cosa interessante è che possiamo analizzare i dati in modo granulare.
Tra i termini di ricerca potremo vedere le query cercate degli utenti e attivate dalle parole AI, potremo vedere le landing page selezionate dall’AI e gli asset di testo generati.

Così come ora facciamo la pulizia dei termini di ricerca, potremo escludere le parole generate dell’AI MAX, ma attenzione, su questo Google di avverte:
Quando abbiniamo una query al vostro annuncio, utilizziamo molti segnali, tra cui la posizione, la cronologia delle ricerche e altro ancora.
La query è solo uno di questi segnali, quindi consigliamo di non concentrarsi solo sulla pertinenza della query. Le ricerche non direttamente correlate al prodotto di un cliente possono comunque generare conversioni.

Tradotto, se vedi termini di ricerca che non ti piacciono, non è detto che non possono portare alla conversione, perché tu non hai il quadro completo della ricerca. Valutale in base alle conversioni che ricevi.

Perché usare le AI MAX?

– in primis Google garantisce maggiore performance, mantenendo comunque il controllo
– sono super utili in fase di prospecting per andare ad identificare nuove parole chiave a cui non avevi pensato e sondare il mercato
– dopo averle identificate puoi inserirle nelle tua campagne search normali

Quando non usarle:
> Se vuoi avere il controllo completo su annunci e kayword
> Se lavori in una nicchia e vuoi poche conversioni ma super profilate
> Se hai un business che opera in mercati sensibili come l’ambito legale, finanziario o della salute.
I testi generati automaticamente potrebbero creare problemi dal punto di vista legale, di policy o di codice deontologico.

Come usarle:
– Google Consiglia di usarle su account e campagne che hanno uno storico e con un minimo di 50€/gg
– essendo ancora in campagne in beta non vi consiglio di attivare l’opzione su campagne stabili che stanno performando bene perché potresti rovinarle.
– se hai una campagna AI MAX che lavora sulle stesse parole chiave di una SEARCH tradizionale, potresti pensare di mettere le parole principali in negativo, così da non farti concorrenza da solo.

Tutorial di Utilizzo AI MAX Google

Ora andiamo nell’account google e vediamo in pratica come si presenta la piattaforma e come lanciare una AI MAX

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