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Facebook ADS – Ottimizzare le Campagne leggendo i dati

Se stai gestendo le tua campagne Meta in autonomia, probabilmente sei riuscito a creare le tue prime ADS.
Non è stato facile, ma con qualche ora di studio le tue campagne sono live, ed ora?
Sopratutto se sei alle prime armi è difficile che i risultati arrivino subito e fissare lo schermo ogni ora non aiuterà a migliorare le performance.

Quello che devi fare è lo step successivo, cioè capire quali dati analizzare, comprenderli per poi ottimizzare le campagne fino a raggiungere il tuo obiettivo.

In questo video vediamo come ottimizzare le campagne Meta per migliorare le performance.

Premessa:
se guardi questi video devi avere:
– campagne meta già avviate
– tracking di conversione su sito ok,
questo è molto importante se no non possiamo capire cosa funziona
– se fai lead gen devi avere un CRM dove verificare cosa succede post clic.
Se hai eCommerce deve essere integrato per capire quali campagne portano gli acquisti

Quali dati guardare e come interpretarli

Se le tue campagne non vanno bene o vorresti migliorarle, devi imparare a leggere i dati più importanti e capire come influenzarli.

Andiamo sul computer e vediamo dal vivo quali colonne leggere.

Per prima cosa dovrai creare la tua dashboard personalizzata cliccando su Colonne “Personalizza Colonne”, qui potrai inserire o rimuovere le metriche che preferisci così da avere un pannello pulito.
Una volta selezionate, puoi salvare il modello e averlo sempre pronto all’uso.

Ora guardiamo le metriche più importanti e capiamo da cosa sono influenzate:

CPM > (Costo per mille impressioni, indica quanto paghi per mostrare l’annuncio 1000 volte)
Se il tuo CPM è alto, potresti essere in un mercato competitivo, o più probabilmente stai parlando a un target sbagliato.
Se invece avevi un CPM buono che sta peggiorando, probabilmente le tue creatività sono state viste troppe volte e hai necessità di cambiarle.

CPC > (Costo per clic, indica quanto paghi ogni volta che qualcuno clicca sull’annuncio)
Se il CPC è alto vuol dire che non stai incuriosendo.
Potresti avere un messaggio poco chiaro, poco di appeal oppure stare comunicando al target sbagliato.

CTR > (Click-through rate, percentuale di persone che cliccano sull’annuncio dopo averlo visto)
Questa metrica va di pari passo con il CPC, puoi migliorarla cambiando le creatività o il pubblico.
Tieni presente che un buon CTR è sopra l’1%.

CR o CPA > (CR è il tasso di conversione; CPA è il costo per acquisizione, quanto paghi per ottenere una conversione)
Se il CR è basso e le CPA sono alte potrebbero esserci diversi problemi:
– messaggio poco coerente tra ADS e landing
– landing non ottimizzata per la conversione
– prezzo troppo alto o proposta non in linea con le aspettative
– stai mandando sulla pagina un pubblico sbagliato o troppo freddo
Puoi guardare anche la metrica “Valutazione della qualità” per capire la pertinenza dei tuoi annunci.
La qualità viene misurata usando i feedback sulle tue inserzioni e sull’esperienza successiva al clic.

FREQUENZA > (Numero medio di volte che un singolo utente ha visto l’annuncio; dipende da copertura e impression)
Qui possono esserci 2 problemi:
– pubblico troppo piccolo, es. retargeting
– creatività usata per troppo tempo che si è bruciata

FOCUS: come valutare le creatività Video
I video sono senza dubbio uno dei formati più interessanti da usare su Facebook ADS, sia in prospecting che in conversione.
Vediamo quali sono le metriche principali da analizzare per capire se un video è performante.

Nelle colonne puoi attivare le metriche sotto il gruppo “Contenuti multimediali”, in particolare:
– Riproduzione del video al 25% e al 50%
– Tempo medio di riproduzione
– Numero e costo del TruePlay

Con queste metriche puoi capire se il tuo video viene visto o skippato.
Se il tempo di visualizzazione è alto, Mata capirà che il tuo contenuto è di ottima qualità.

Da poco è presente un report più approfondito legato al rendimento dei video.
Lo trovi nella tab “visualizza grafici” della singola inserzione video, nella sezione “Prestazioni del video”.
Qui puoi guardare “Tempo medio di riproduzione del video” e la curva di coinvolgimento, più la curva è lineare, migliore è la qualità del video.

Tornando alle colonne, se selezioni il menu a tendina “dettagli” puoi segmentare i risultati in base ad alcuni criteri, per esempio: la piattaforma, l’area geografica e l’età.

Cosa ci serve questo?
Provando a segmentare per piattaforma, potremmo vedere che alcuni poszionamenti performano più di altri, oppure puoi vedere se Facebook funziona meglio di Instagram.
Una volta individuato cosa funziona, puoi provare a lanciare una campagna specifica con quel segmento.

Quali ottimizzazioni/test fare

Premessa: prima di tutto, se le cose non funzionano, devi capire se è passato abbastanza tempo.
Tieni a mente il concetto di “apprendimento”.
Meta ha bisogno di tempo per imparare ed ottimizzarsi, per questo è anche importante non toccare le campagne troppo spesso.
La seconda cosa da verificare è se hai abbastanza budget per l’obiettivo che ti sei dato.
Ho registrato un video specifico sul budget, lo trovi sul canale.

Ottimizzazione numero 1: Creatività

Testa i Formati: Non limitarti alle immagini statiche. Testa video, caroselli, e annunci dinamici per scoprire quali formati risuonano di più con il tuo pubblico.

A/B test: Prova diverse varianti della stessa creatività, cambiando ad esempio il visual, il copy, o la call-to-action, per vedere quale genera le performance migliori.

Una volta trovata la quadra sulla struttura dell’account, le ottimizzazioni principali riguarderanno le creatività. Per questo, è fondamentale analizzare le metriche specifiche che abbiamo visto per capire quali sono le creatività migliori e replicarne di simili.

Potresti creare un file che ti aiuta nel ricircolo delle creatività, dove tieni traccia di cosa hai testato e di come ha funzionato.

Ottimizzazione 2: Target
Oltre alle creatività, un’altra area chiave di ottimizzazione è il target.

* Testa le campagne ABO (Ad Set Budget Optimization):
selezionando il budget a livello di gruppo di annunci ti permetterà di assegnare una somma specifica per ogni target e capire, a parità di spesa, quale performa meglio.

* Quali Pubblici testare?
Oltre ai pubblici di interesse, prova a utilizzare pubblici personalizzati, come “chi ha interagito con i tuoi post” o “chi ha visitato il tuo sito web”.
Non dimenticare i pubblici simili (Lookalike) basati sui tuoi migliori clienti o su chi ha scaricato un lead magnet.

* Creatività specifiche per target diversi
Non usare lo stesso annuncio per tutti i tuoi pubblici, ma
cambia la prospettiva del tuo annuncio. Invece di focalizzarti solo sul prodotto, crea creatività che risolvono un problema, che raccontano una storia, o che usano la riprova sociale.

Ottimizzazione 3: Scalda il pubblico se non converte
Se le tue campagne di conversione non stanno funzionando, potrebbe essere perché stai chiedendo troppo a un pubblico troppo freddo. In questo caso, devi scaldare il pubblico con un funnel ben strutturato.

Fase di prospecting: Inizia con un obiettivo di campagna come “traffico” o “interazione” per far conoscere il tuo brand a un pubblico ampio.

Fase di retargeting: Successivamente, utilizza obiettivi di conversione per mostrare un’offerta specifica a chi ha già interagito con i tuoi contenuti.

Ottimizzazione 4: Utilizza opzioni AV+
Le opzioni “Advantage+” di Meta (come Advantage+ Shopping o Advantage+ creative) sono strumenti sempre più efficaci per automatizzare e ottimizzare le tue campagne. Sfrutta l’apprendimento automatico della piattaforma per migliorare i tuoi risultati, specialmente se hai un eCommerce.

Dopo aver visto questo video dovresti avere le idee più chiare su cosa fare dopo il lancio delle tue prime campagne Meta.

 

Grazie per essere arrivato fino a qui, ci vediamo nel prossimo articolo!

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