Se stai facendo delle campagne di web marketing a pagamento e non hai ancora attivato delle inserzioni di retargeting, sappi che stai buttando una grande parte del budget.
Grazie a questa strategia potrai ottenere conversioni a meno della metà del costo e andare ad ottimizzare il tuo investimento.
Resta con me per capire come utilizzare questa strategia e come settare una campagna su Facebook ADS Manager.
Differenza tra Remarketing e Retargeting
Remarketing e Retargeting sono due strategie che puntano a raggiungere gli utenti che in qualche modo già ci conoscono.
La piccola sfumatura che li contraddistingue è che con il retargeting si utilizzano i cookie per mostrare annunci ai potenziali clienti, mentre il remarketing si raccolgono gli indirizzi e-mail per inviare messaggi promozionali o informazionali.
Per tutti coloro che hanno attivato una qualsiasi attività di web marketing e che quindi hanno parecchio traffico sul sito, attivare questa strategia è importante perché permette di ottimizzare l’investimento.
Infatti, statisticamente gli utenti che visitano il nostro sito e che fanno una conversione sono solo tra l’1% e il 5% del totale.
Il restante 95%-98% li perderemmo per sempre.
È importante sottolineare che un utente che ha visitato il nostro sito ha un grande valore perché è potenzialmente super in target.
Qui ci viene in aiuto il funnel per capire meglio come soppesare l’importanza del traffico.
Funnel e Retargeting
Come già visto in altri video il funnel è composto da minimo 3 step: TOP, il cliente non ci conosce, MIDDLE, il cliente ci ha già visto e dobbiamo creare un rapporto, BOTTOM passiamo alla conversione.
Nella fase di TOP of the Funnel una delle cose più difficili è quella di intercettare il pubblico in target. Spesso infatti Facebook e Google non possono essere super precisi, per questo dobbiamo suddividere il budget totale per le 3 fasi.
Nella prima parte mi faccio vedere ad un grande pubblico e piano piano uso il funnel come un setaccio per continuare a spendere budget solo su quegli utenti che sono davvero in target.
Ecco come nella fase di Middle andremo a mostrare la nostra ADS solo alle persone che hanno dimostrato interesse alla prima e chiederemo loro di fare un’azione ancora più significativa.
Nella fase finale andremo a scremare ulteriormente il target mostrando le ads del bottom del funnel solo a chi ha fatto questa nuova interazione, per esempio lasciato un contatto, aggiunto al carrello dei prodotti, visitato il sito per più ti 2 minuti, ecc.
Customer journey
Per capire al meglio come integrare il funnel alla nostra strategia è fondamentale conoscere la customer journey del nostro cliente.
Questo è un passaggio molto complesso perché ogni cliente potrebbe fare un percorso molto diverso dal momento in cui non ci conosce a quando acquista. Ci sono persone che compreranno d’impulso e altre che aspetteranno mesi prima di convincersi.
In questo caso è importante parlare con i nostri utenti, fare sondaggi e test.
Facciamo un esempio di customer journey:
- l’utente cerca su google “come togliere le occhiaie”
- atterra sul nostro post del blog grazie all’ottimo lavoro seo fatto
- legge l’articolo e poi segue il consiglio letto cliccando sul prodotto suggerito
- l’utente atterra sul ecommerce ma non è pronto ad acquistare ed esce dal sito
- torna su google e visita altri siti per cercare pareri diversi
- al termine della ricerca va su Facebook e vede più volte l’inserzione del prodotto anti occhiaie
- alla 5° volta decide di cliccare per approfondire la ricerca, legge la scheda prodotto e prova ad aggiungerlo al carrello per vedere le spese e i tempi di spedizione.
- l’utente si accorge di essere in ritardo per il suo appuntamento e interrompe la navigazione
- la sera torna su Facebook e rivede l’ads, magari questa volta con una promozione specifica a tempo.
- va sul sito e finalmente acquista il prodotto.
Questo è solo un’esempio di cosa potrebbe succedere, ma ogni utente farà un percorso diverso e inaspettato.
In questa fase è importante capire mediamente quando ci mette l’utente ad acquistare per poter impostare gli intervalli di remarketing corretti.
Passiamo ora alla pratica.
Abbiamo bisogno di 3 elementi:
– il business manager
– il pixel installato sul proprio sito
– il tracciamento delle conversioni installate correttamente
Per riassumere il business manager ci serve per creare le sponsorizzazioni, il pixel è un pezzo di codice da installare sul proprio sito che permette di fare comunicare Facebook e il Sito stesso, il tracciamento delle conversioni fa capire a Facebook quando un’utente fa un’azione importante, per esempio compila una form, aggiunge al carrello, fa un’acquisto ecc.
Per fare queste operazioni ti consiglio di guardare dei tutorial specifici o di chiedere allo sviluppatore del tuo sito web.
Il Pubblico
La caratteristica delle campagne di retargeting è il pubblico, per questo capiamo insieme quale pubblico dobbiamo utilizzare.
Le interazioni che andiamo ed intercettare possono essere di 2 tipi: interne o esterne a Facebook.
Possiamo creare pubblici più freddi che hanno fatto interazioni interne a Facebook es commentato post, visto video, messo mi piace, ecc. Oppure pubblici più caldi che hanno fatto azioni esterne, quindi sul sito web sul quale abbiamo installato il pixel.
Per iniziare ti consiglio di creare questi pubblici:
– interazione Facebook e IG
– visualizzazione 75% video
– pixel sito tutti
– pixel sito Lead
se ecommerce
– pixel sito add to cart
– pixel sito checkout
– pixel sito acquisto
– interazione catalogo Facebook
Guarda il video tutorial per scoprire come creare questi pubblici.
Creati i nostri pubblici possiamo passare alle campagne.
A seconda della targettizzazione che sceglieremo mostreremo una creatività diversa.
Generalmente nelle diverse fasi del funnel le creatività si dividono così:
– top → incuriosire
– middle → rassicurare, informare
– bottom → convincere
Per convincere è fondamentale introdurre i trigger di marketing, cioè quesi piccoli dettagli psicologici che permettono di far fare l’azione all’utente. Per esempio: promozioni, mettere urgenza tramite la scarsità, riprova sociale tramite le testimonianze, ecc.
A livello tecnico di consiglio di variare spesso le creatività per non annoiare ed ottenere un effetto contrario, oppure attivare le campagne dinamiche del catalogo che fanno visualizzare all’utente il prodotto che hanno visualizzato in maniera automatica.
Per fare questo devi avere il Catalogo di Facebook configurato.
Inoltre essendo nelle fasi avanzate del funnel di consiglio di portare a pagine specifiche per la conversione, non alla home.
Guarda il video tutorial per scoprire come creare una campagna di Retargeting su Facebook.
IOS14
Il remarketing è sicuramente un arma molto potente, ha però un problema, il GDPR. Infatti per poter tracciare il comportamento dell’utente abbiamo bisogno del suo consenso.
Inoltre dopo l’aggiornamento ad IOS14, tutti gli utenti Iphone hanno avuto la possibilità di disabilitare questo tracciamento.
Per minimizzare il suo impatto possiamo fare queste azioni:
- Ottimizza al massimo il tuo Pixel e Business Manager seguendo le nuove linee guida di Facebook, ho fatto tutorial su questo.
- Utilizza pubblici più ampi, per esempio ampliando le finestre di conversione o utilizzando obiettivi meno stringenti, per esempio passa da conversione a reach. Questo solo in remarketing.
- Se stai raccogliendo leads, sincronizza il tuo servizio di posta con Facebook così se il pixel non ha tracciato la conversione, puoi creare un pubblico dalla sincronizzazione del database di leads, per esempio Mailchimp permette questa integrazione.
- Usa le azioni interne. IOS 14 ha impatto al di fuori di FB ma se stai al tuo interno potrai tracciare molto di più. Per esempio se hai un ecommerce puoi sfruttare al massimo le potenzialità di FB catalogue, se hai un’azienda che fa generazione contatti allora usa le leads form.
Purtroppo in questo periodo le potenzialità del pixel sono limitate e dobbiamo muoverci il più possibile nell’ecosistema di Facebook.
Ti dirò però che io continuo ad utilizzare campagne che portano fuori da Facebook con ottimi risultati.
Quindi prima di fasciarti la testa, testa.
Prima di chiudere il video voglio portarti 3 esempi di strategia di Retargeting, così che se non fosse ancora chiaro puoi capire realmente come applicare la strategia.
Chiaramente Facebook non fa miracoli, migliore sarà il posizionamento e il modello di biz della tua azienda, migliori saranno i risultati anche qui.
ecommerce → prodotto
es. cibo per cani sterilizzati
TOP → creo un articolo di blog che spiega perché i cani sterilizzati hanno la propensione ad ingrassare e come risolvere il problema.
MIDDLE → targettizzo le persone che hanno letto l’articolo e mostro annunci video e foto accattivanti dell’uso del prodotto con link all’ecommerce.
BOTTOM → creo 2 o 3 campagne diverse per intercettare le persone che hanno fatto azioni specifiche sull’ecommerce (es. add to cart e checkout).
Come noti man mano che passiamo nei diverti stadi del funnel le azioni che chediamo all’utente sono sempre più significative e di conseguenza costose. Il click sul link è più economico di una conversione. Per questo è fondamentale scremare gli utenti e continuare a pagare per quelli realmente in target.
btob → lead
es. Azienda che vende macchinari per Dentisti
TOP → creo un contenuto video d’impatto che crei curiosità intorno ad un
prodotto oppure un articolo di blog che possa interessare al target.
MIDDLE → targettizzo chi ha visto il 75% del video o visitato la pagina del blog e mostro un carosello con le caratteristiche che prodotto e i vantaggi.
BOTTOM → porto testimonianze e numeri sui benefici del prodotto e linko ad una landing page per lasciare i contatti.
BtoC Local → messaggio
es. negozio di scarpe per bambini a Brescia
In questo caso possiamo accorciare il funnel visto che abbiamo un target molto definito sia negli interessi che nella localizzazione.
TOP → creo un pubblico di mamme che abitano nel raggio di 10 km dal negozio. Creo contenuti video e foto che mostrano il prodotto.
BOTTOM → creo un pubblico di persone che hanno interagito con i miei contenuti e mostro una campagna messaggi o delle creatività specifiche che spingano a venire in negozio.
Grazie Fes di essere arrivato fino a qui, ci vediamo nel prossimo articolo!