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Come Gestire i Social Aziendali: Corso social media, Piano e calendario Editoriale

Se ogni volta che devi fare un post per la tua pagina Facebook o profilo Instagram vai in panico, non sai cosa mettere o hai un rifiuto per queste piattaforme, probabilmente non stai vivendo la sindrome del foglio bianco o il blocco dello scrittore, ma quasi certamente hai solo un problema con la tua strategia di Web Marketing o non hai strutturato correttamente un piano editoriale.

In questo articolo vediamo come gestire correttamente i profili social per la tua azienda.

Come ho già detto anche in altri video, i social sono solo lo strumento che utilizzi per veicolare i tuoi contenuti e a loro volta i contenuti devono derivare da una strategia di marketing e di comunicazione.

Per questo se sei abituato a vivere i social “alla giornata” aprendo le varie app e postando quello che di passa per la mente, forse non sei sulla strada giusta.

Prima di vedere come usare le pagine social in pratica, vediamo il lavoro preliminare che dovresti fare.

Social Media Strategy

Questa è la roadmap in ordine cronologico:

1) Mezzi: definisci i social che vuoi utilizzare per la tua comunicazione.
Pagine FB, Profilo IG, Linkedin, Tiktok? Dove vuoi essere presente?
Ricordati che se parti dall’inizio non è conveniente andare su tante piattaforme ma focalizzarsi su 1, massiamo 2 per dare maggiore qualità e consistenza.

2) Obiettivi: per ogni mezzo scelto definisci gli obiettivi, perché stai investendo il tuo tempo su quella piattaforma? Cosa ti aspetti di ottenere?

3) Target: se hai scelto una piattaforma avrai già analizzato se il tuo target è presente. Ora identificalo nel dettaglio, per ogni piattaforma definisci la personas specifica che vuoi colpire.

Puoi approfondire questi due punti guardando il mio video “come validare la tua idea”, ti lascio qui sopra il link.

4) Strategia di Marketing e di Comunicazione: quali tattiche e strategie vuoi usare per raggiungere i tuoi obiettivi? Vuoi fare contenuti ad alto impatto visivo e provare a diventare virale? Vuoi attivare degli influencer? Vuoi puntare tutto sull’utilità dell’informazione o sull’intrattenimento?

5) Piano Editoriale: cioè un documento che serve ad identificare i contenuti da veicolare per mettere in pratica la strategia di comunicazione.

6) Calendario editoriale: cioè mettere in ordine su un calendario tutti gli argomenti del piano editoriale.

Ricordati che l’analisi in questa fase preliminare è fondamentale, analizza i competitor per iniziare a capire cosa funziona o non funziona e studia la piattaforma per capire il linguaggio migliore da utilizzare per non andare fuori tema.

Visto il percorso per intero andiamo ad approfondire il punto 5 e 6 che ci permette di capire come gestire in pratica i social aziendali.

Come gestire i social network

Rispondendo a queste 5 domande non navigherai più a vista:

1) Quali tematiche vuoi trattare sui tuoi social?

Dividi i tuoi contenuti in rubriche, così che ti aiutino a scandire gli argomenti. Ricordati che queste devono essere in linea con la tua strategia di comunicazione ed essere interessanti per il tuo target.

Facciamo un esempio: sono un’azienda di consulenza fiscale, il mio obiettivo nell’utilizzo dei social è quello di creare credibilità intorno al mio brand e ad i professionisti che ci lavorano con lo scopo finale di ottenere clienti migliori.
Ho scelto di aprire la pagina Facebook e Linkedin.

Gli argomenti che tratterò sono:
– scadenze fiscali
– novità in ambito fiscale, finanza agevolata
– strumenti per la fiscalità agevolata
– casi studio
– servizi

2) Quali contenuti puoi realizzare?

Per trattare le tematiche che hai scelto quali e quanti contenuti puoi realizzare? Ricordati che devono essere fattibili a livello di tempi e costi, quindi fai i conti con la realtà ed individua la modalità di esposizione e la quantità settimanale.

I contenuti sui social si dividono in 3 tipi: Informazionali | Ispirazionali | Intrattenimento.

Nel nostro esempio dello studio di consulenza fiscale probabilmente dovremmo spingere tutta la comunicazione su contenuti informazionali e di utilità.
Ovvio che se vuoi entrane sul questo mercato in modo prorompente e diversificato, potresti anche puntare sull’intrattenimento e su una modalità di comunicazione divertente.
In questi casi si fa spesso l’esempio di Taffo, un servizio di onoranze funebre che invece di usare un tono serio e sommesso usa l’ironia per trattare l’argomento più spiacevole di tutti.

Ricordati però di essere sempre coerente con i valori della tua azienda e non creare uno scollamento tra i social e la realtà.

3) Quale formato deve avere ogni contenuto?

Finalmente andiamo alla pratica e definiamo quale formato deve avere ogni contenuto. Ci sono tantissime tipologie di formato tra cui poter scegliere e questo è un vantaggio enorme perché ci consente di trattare lo stesso argomento più volte, ma con formati diversi.
Vediamo come, tramite la Tecnica del Maiale, cioè dei contenuti non si butta via niente.

Per il nostro studio di consulenza fiscale abbiamo creato una guida sul blog ufficiale molto lunga e dettagliata, da questa possiamo ricavare:
– 1 ebook da dare in cambio della mail
– 1 o più newsletter
– 3-4 post grafici di riassunto a carosello
– 1 video lungo che ripercorre tutto il contenuto, dal quale estrapolare 2-3 video pillole più brevi
– 1 post presentazione in pdf per linkedin

Sottolineo ancora una volta che lo stesso contenuto può essere comunicato in modalità completamente diversi e strumenti disparati, ci vuole solo un po’ di fantasia.

Se per esempio vuoi raccontare il servizio di Analisi di Bilancio, puoi farlo con un post grafico che spiega si servizio, oppure fare una video recensione ad un tuo clienti che spiega che benefici ha tratto dal servizio.

4) Quali persone sono coinvolte?

L’attività social è impegnativa e non è pensabile farla in maniera efficace nei ritagli di tempo, inoltre se vuoi avere contenuti di qualità dovresti avere professionisti che li realizzino.
Ecco alcune figure chiave: social media manager, social media advertiser, video maker, illustratore, grafico.
Se hai una piccola azienda e vuoi realizzare tutto internamente allora ti verranno in aiuto le centinaia di app che sono nate per aiutare chi non è un grafico a creare qualcosa di interessante. Un’app su tutte: Canva.

Nel caso della consulenza fiscale possiamo pensare di tradurre i nostri argomenti in:
– link che rimandano al blog
– post grafici con infografiche
– fotografie del team
– video pillole
– caroselli informativi

5) KPI e Analisi

L’attività che svolgi sui social deve avere un ritorno, per questo è importante segnare fin sa subito quali sono i segnali che ci indicano che stiamo andando nella direzione giusta.
Per esempio, la crescita di follower, l’aumento di interazioni, l’aumento di richieste in informazioni, ecc

Risposto a queste 5 domande sei pronto a mettere tutto nero su bianco in un Piano Editoriale, che puoi strutturare così:

Esempio di Piano Editoriale Social
Esempio di Piano Editoriale Social

Ora puoi tradurre tutte queste informazioni in un calendario editoriale.
Puoi utilizzare strumenti disparati per farlo: un calendario cartaceo, Trello, Notion, Hootsuite, ecc
L’importante è che tu lo faccia fin dall’inizio, avere delle scadenze di aiuterà a non procrastinare e ad essere più ordinato.
Ecco qui un esempio base:

Esempio di Calendario Editoriale Social
Esempio di Calendario Editoriale Social

Ora che hai tutti gli strumenti pronti non ti resta che agire e buttarti nel magico mondo dei social. In poche settimane inizierai a capire se quanto pianificato sta funzionando tramite i feedback degli utenti.
Cambia rotta velocemente per adattarti al mercato, ma tieni forte la bussola dettata dei tuoi obiettivi.

 

Grazie Fes di essere arrivato fino a qui, ci vediamo nel prossimo articolo!

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